giovedì, ottobre 05, 2006

Ottusità collettiva nella scuola italiana


E' sorprendente constatare come siano oramai parecchi anni che si sa che gli studenti della scuola italiana sono molto meno preparati dei studenti di tutta Europa (la preparazione dei studenti delle superiori italiani è pari a quella dei messicani se non ricordo male) e non sa dare una risposta a questo fatto.Il fatto più grave è che il numero di ore medie giornaliere di studio di un studente italiano è pure superiore alla media europea. L'ultima baggianata che ho sentito è che la causa è nel fatto che in italia i genitori sono ancora poco istruiti. Ma scusate e la Cina allora, che è ai primi posti per preparazione dei studenti?Nessuna vuole ammettere che la scuola italiana soffre dei problemi descritti in un precendente articolo. Nessuno vuole ammettere che il suo dibloma o la laurea ottenuta con tanti sacrifici vale a poco.Nessuno vuole ammettere che spesso sono stati premiati studenti nel percorso scolastico che in realtà sanno poco o nulla! E se questo probabilmente vale pure con i primi della classe.E' il metodo di insegnamento e i programmi scolastici che in Italia sono da cambiare .... quanto ci vuole a capire che il nozionismo non serve a nulla?Perche' si premia lo studente più bravo a ripedere ciò che ha letto sul libro e non il più preparato nè il più idoneo a risolvere un problema concreto o trovare soluzioni innovative. Perche' si pone tanta premura nel fare in modo che il programma didattico sia vastissimo, pieno di parole nuove, date, neologismi invece di preoccuparsi con la massima cura che ogni studente abbia chiaro in testa i concetti essenziali del proprio insegnamento? E' più importante sapere tanto e male di tutto cio' che si insegna o sapere bene quel poco (per modo di dire) che intrinsecamente sta alla base del tutto in modo tale da sapere come modellare la realtà che ci circonda?

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2 Commenti:

Blogger hinoki84 dice...

Bel post...argomento attuale e interessante...ed ecco il mio punto di vista: il fatto è che in Italia gli studenti pensano che la fine della scuola sia un punto d'arrivo, sbagliandosi di grosso! La scuola superiore & l'università sono invece il punto di partenza per il mondo del lavoro, ed è questo il fattore che gli altri studenti europei tengono bene in considerazione. Nel nostro Bel Paese invece la voglia di lavorare non la si trova negli adulti, figuriamoci tra i giovani...
CIAO

http://hinoki84.blogspot.com/

3:28 PM  
Blogger Cristian dice...

Mi fa molto piacere che tu abbia occupato del tuo tempo per leggere questo post!
Mi spiace,pero', non essere daccordo con te.... credo che sia sbagliatissimo pensare nel tuo modo,... perchè sottovaluta i problemi come spesso si fa in italia, si analizza riportando dati qualitativi e non quantitativi come si fa spesso in italia .... non si vede nel suo complesso e con prosettive future il problema come si fa spesso in italia :)
Alcune università americane dopo i loro risultati deludenti hanno immediatamente addottato i sistemi educativi e i programmi didattici cinesi... e dire che gli americani nelle "graduatorie scolastiche" sono assai più bravi di noi.
La mia opinione è che la scuola italiana sia oramai alla deriva ... come molte altre delle infrastrutture pubbliche italiane purtroppo. Il triste è che il futuro dei paesi industrializzati non altamente popolati (come l'italia) si giochi sul tipo di organizzazione sociale. Una cattiva organizzazione porta a bassa efficienza del sistema paese. Un Paese è ricco se si produce tantissimo con basso valore aggiunto come sta facendo la cina che ha una popolazione immensa che lavora con salari da fame o si produce meno merce ma ad alto valore aggiunto .... come dovrebbero fare i paesi industrializzati come l'italia. In poche parole,se mi permetti questa battuta,a volte non serve lavorare tanto, ma basta lavorare con testa
in modo da fare la differenza.
La differenza pero' si fa se si ha un sistema educativo ben organizzato che porti lo studente alla laurea con conoscenze prossime agli astudi di ricerca attuali. Solo cosi si può anticipare gli altri nel fare la differenza. Capisci bene che se la scuola italiana risulta pari in alcune statistiche .... a quelle messicane .... siamo già morti in partenza...

8:54 PM  

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